PIER (PIETRO) DANDINI

(Firenze, 1646 - 1712)

Venere, Amore, Bacco e Cerere

Il ratto d’Europa

Olio su tela, cm. 74 x 117

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Il verso di una delle due  tele reca una scritta antica indicante per esteso l’autore: “Pier Dandini”; probabilmente si trata di una scritta autografa.
Allievo di Vincenzo Dandini, il maestro é tra i più interessanti della seconda metà  del Seicento a Firenze; nel capoluogo toscano operò, aggiornandosi anche con le novità più rilevanti della coeva pittura veneziana, romana e lombarda. Se il suo tratto rimane, nell’attenzione per il mezzo costruttivo del disegno, squisitamente fiorentino, le due tele dimostrano come il maestro abbia rivolto l’attenzione anche alla ricchezza d’invenzione e alla facilità coloristica di Luca Giordano, a Firenze negli anni ‘80 per la decorazione ad affresco della gran galleria di Palazzo Medici-Riccardi: i moduli giordaneschi sono particolarmente evidenti nel Ratto di Europa, soggetto peraltro molto amato dal pittore napoletano.
Si notino, in ambo le tele, le tipologie dei visi e particolarmente la definizione degli occhi, che risultano quasi un “motivo firma” dell’artista fiorentino.