Scheda articolo : 292723
Natura morta di frutta, verso il 1625
Autore : MICHELANGELO CERQUOZZI
Epoca: Seicento
Misure H x L x P  

MICHELANGELO CERQUOZZI
(Roma, 1602 - 1660)


Natura morta di frutta, verso il 1625
Olio su tela, cm 50x65

Come si evolve la natura morta dopo Caravaggio? Come ci si può discostare dal ”pensiero” senza risultare pacchiani o più semplicemente ornamentali?
Michelangelo Cerquozzi, sublime esempio di pittore di bambocciate, battaglie e nature morte, segue il suo naturale percorso, alleggerendo di intellettualità le sue composizioni, arricchendole con ciò che meglio sa fare: pittura.
La pennellata perde in definizione, non a scapito della qualità, ma a pannaggio di una più vibrante resa pittorica, l’impianto si arricchisce di elementi, gli equilibri così tanto studiati e ricercati divengono improvvisamente ricercati attraverso masse di colore.
Quest’opera, che potremmo definire transitoria, rappresenta un primo distacco dal naturalismo caravaggesco, comunque ancora presente per quanto riguarda, ad esempio, la rappresentazione dei segni del tempo su alcuni frutti.
Anche l’utilizzo della luce a scopo scenografico viene totalmente abbandonato, in favore di una più naturale (!) e frontale luce diffusa.
Cerquozzi, come detto, abbandona la spiritualità in favore della pura pittura, liberando il proprio stile e la propria personalità e ponendo, ovviamente del tutto inconsapevolmente, le basi per la prossima pittura di natura morta barocca, strabordante di elementi e colore, dedicata agli ambienti più lussuosi e dorati della nobiltà italiane ed europea.

G.C.

Studiolo di Stefano e Guido Cribiori 
Corso di Porta Nuova, 46 
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