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HUBERT ROBERT
(Parigi, 1733 - 1808)
Capriccio architettonico con figure
Olio su tela, cm 37x43
Il maestro, parigino d’origine e cultura ma pressochè naturalizzato romano, rappresenta il punto di arrivo della pittura di paesaggio con rovine del Settecento nell’Urbe, sulla scia degli esempi del grande Giovanni Paolo Panini e prima degli sviluppi del genere in ambito più strettamente Neoclassico o Romantico.
Di fronte ad un monumentale rudere, presumibilmente da intendere come un pronao, la cui trabeazione, particolarmente aggettante ed imponente, è sottolineata da un fregio a bassorilievo, un nucleo di “figurine” si appoggia a frammenti antichi abbandonati a terra: tra loro spicca un personaggio, delineato con un marcato ed elegante allungamento del corpo, che sembra atteggiato nell’illustrare la grandiosa rovina al gruppo di personaggi.
Lo sfondo è dominato dal rudere di un complesso probabilmente termale; a corollario il maestoso cielo è delineato dalla quinta arborea, definita da un verde alquanto scuro, sul margine destro.
La tela è rappresentativa dello stile giovanile di Hubert Robert nei suoi primi anni romani, presumibilmente intorno al 1760: spiccano il denso impasto cromatico, nel quale predominano tonalità piuttosto cupe, estremamente suggestive, accanto a rialzi più caldi di accento rosato, assolutamente peculiari del maestro francese, e l’attenzione, ancora di gusto paniniano, per la definizione delle piccole figure.
Hubert Robert