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ANTON MARIA VASSALLO
(Genova, 1615 ? - Milano, 1657 ?)

Cacciatori in sosta

Olio su tela, cm 144x198

Il maestro si formò presso il pittore fiammingo Vincenzo Malò (Cambrai, 1606 - Roma, 1650) in età assai precoce, dal 1625 circa al 1635 circa; pur muovendo dalla sua lezione, egli seppe poi elaborare una personalissima cifra stilistica, esemplata anche sui grandi modelli di Rubens e di Giovanni Benedetto Castiglione, il Grechetto; per quanto concerne il genere della natura morta, si possono cogliere, nella produzione del genovese, stringenti analogie con motivi e stilemi derivati da Jan Roos, attivo nella Superba tra il 1616 e il 1638, ove furono apprezzatissime dai ricchi collezionisti locali le sue complesse composizioni, improntate sui moduli di Frans Snyders. Il dipinto presenta notevoli affinità con la Dispensa, della National Gallery di Washington, pubblicata da A.Orlando e databile, come riportato dalla studiosa, alla fine degli anni ‘40, con la quale condivide la sontuosa definizione cromatica degli oggetti e la disposizione quasi “sovrapposta” degli stessi; il ricco e pastoso colore che modella gli animali é peraltro analogo nella stesura. Nella nostra tela risultano straordinarie le figure dei cacciatori, nei volti dei quali, segnatamente in quello di destra , connotato da un marcato, vivo naturalismo, si possono cogliere riferimenti a Velazquez; il sommo maestro spagnolo giunse infatti a Genova nel 1649, prima di muovere verso Venezia e Roma: si potrebbe quindi postulare l’esecuzione del dipinto in una data non lontana dal 1650 , nel momento della piena maturità del Vassallo. Anton Maria Vassallo, Genova 1999, pp. 40-41 e 126-127.

 

 

 

Anton Maria Vassallo