Nato a Buenos Aires nel 1917 e morto a Castelar, provincia di Buenos Aires, nel 1993. Figlio del pittore Atilio Balietti, che lo iniziò al disegno. Pittore e scultore, firma le sue opere pittoriche come E. Gallo. Si è diplomato alla Scuola Nazionale di Belle Arti Manuel Belgrano e alla Scuola Nazionale di Belle Arti Prilidiano Pueyrredón. I suoi insegnanti sono stati Lino Enea Spilimbergo, Alfredo Bigatti, José Fioravanti e Alberto Lagos. Ha insegnato all'Accademia Nazionale di Belle Arti, all'Università di Buenos Aires e all'Università di Tucumán, tra le altre istituzioni. Ha visitato Roma e Madrid rappresentando l'arte latinoamericana. Ha partecipato al Salone Nazionale dal 1943 al 1949, dal 1951 al 1954 e dal 1956 al 1960, e a quasi 200 mostre individuali e collettive in Argentina e all'estero. Ha ricevuto il Gran Premio d'Onore al Salón de Bellas Artes. Nel 1984 gli è stato conferito il Premio Giornata Internazionale della Pace dell'ONU a Buenos Aires. Tra le sue opere ricordiamo: Güemes a Resistencia Chaco; Monumento a la Familia a Capital Federal; Las Tres Gracias a Pergamino; Cristo en la Capilla Emaús de El Palomar; Giacomo Leopardi nel Rosedal de Palermo; Alfredo Palacios a Morón; Beniamino Gigli a Recanati Italia; la scultura Testimonio, situata a Boedo, è un omaggio di Balietti ai caduti delle Malvinas. Le sue teste scultoree testimoniano la sua attenzione per l'espressività. I suoi disegni hanno un profondo senso drammatico e un'accattivante proiezione sociale. Víctor Ganchegui.