DOMENICO PELLEGRINO
(Reggio Calabria, 1873 - documentato sino al 1940)
Busto di Mussolini, 1934
Bronzo, altezza cm 63, base cm 63x38
Firmato e datato sul lato destro "Pellegrino/1934"
Timbro Fonderie Artistiche Laganà, Napoli
Domenico Pellegrino fu attivo a Napoli a fianco dello scultore Francesco Jerace nella decorazione plastica della facciata del Duomo e nella sistemazione scultorea dell'atrio del palazzo dell'Università Federico II. Nel parco della Villa comunale di Napoli è conservato il busto in marmo di Luigi Settembrini, eseguito nel 1920; nel 1925 realizza a Reggio Calabria il Monumento a Biagio Cavagna; nel 1926 a Marano di Napoli esegue il Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale; nel 1930 è documentato a Reggio Calabria dove esegue il Monumento complesso Fante.
Nel nostro busto, eseguito nel periodo di massima popolarità di Mussolini, a differenza dell'opera eseguita da Adolfo WIldt nel 1923, in cui il Maestro rappresenta il dittatore come una sorta di imperatore romano, severo e vigile, con la fronte corrucciata adornata da una fascetta che ne sancisce la compostezza e dona saggezza alla figura del Dux, Pellegrino rielabora lo schema wildtiano spogliandolo da interpretazioni idealizzanti, ma piuttosto ponendo l'accento sulla forza fisica e psicologica che il personaggio aveva conquistato nei confronti del popolo..La figura è composta, immobile, inscalfibile; sembra non poter temere nulla.
GC
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