
“I lavori che qui espongo, vecchi e nuovi, vogliono dimostrare la mia fede verso un ordine morale artistico, a cui io non sono mai venuto meno. Ho sempre amato nella scultura la bellezza della forma, l'armonia delle proporzioni, l'espressione, la sapienza del mestiere, nella pittura esaltazione del colore, il disegno corretto ma espressivo, la ricchezza dell'impasto cromatico; fare cioè della buona pittura come si usa chiamarla noi artisti. Tutto quello che è avvenuto di nuovo non mi ha sedotto. L'arte non è per me progressista come la scienza, e non ha da raggiungere perfezionamenti tecnici come la meccanica. Ha soltanto dei ritorni di fiamma come la moda. La natura è il suo modello, e da essa deve entrare l'immagine da cui creare i suoi fantasmi.” - Ercole Drei, autopresentazione, personale alla Galleria la Loggia, Bologna, settembre 1956.
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