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LUIGI RUSSOLO

(Portogruaro, 1885 - Cerro di Laveno, 1947 )


La neve, 1945


Olio su tavola cm 50x60


Firmato e datato in basso a sinistra Russolo/1945
Sul verso firma e titolo autografe Russolo/ “La neve”

Esposizioni: Galleria Salvetti, Milano, 1946

Nato a Portogruaro nel 1885 e morto a Cerro, frazione di Laveno-Mombello, nel 1947, la sua figura di pittore, musicista e inventore, rimane tra i protagonisti del futurismo e il debito che tutta la musica del Novecento ha per la sua intuizione di un nuovo mondo sonoro nel quale il rumore si fa musica non è ancora stato riconosciuto fino in fondo.

Stabilitosi a Milano nel 1901 frequenta l'Accademia di Belle Arti di Brera, partecipando in quel periodo al restauro del Cenacolo di Leonardo a Santa Maria delle Grazie.

I suoi manifesti ed il volume "L'arte dei rumori", uniti all'invenzione degli "Intonarumori", strumenti capaci di generare un rumore modulato in altezza, precorrono infatti tutta l'esperienza della Musique Concrète e della musica elettronica. Russolo inventò anche l'arco enarmonico e il piano enarmonica, ma soprattutto il rumonarmonico, che riuniva vari intonarumori insieme, pilotati da tastiere e pedaliere simili a degli armonium. Tutti questi strumenti furono impiegati nel 1927 per gli spettacoli della pantomima futurista al Thèatre de la Madeleine di Parigi. La partitura di Risveglio di una città (una composizione definita "spirale di rumore" dall'autore) è andata perduta.

Negli ultimi anni della sua vita si dedicò ad esperimenti di metapsichica e pubblicò il volume Al di là della materia (Milano 1938, Brocca). Riprese a dipingere nel 1941-42, in uno stile vagamente naif che egli stesso definì "classico moderno".