PREMIATA FONDERIA F. DE POLI IN VITTORIO VENETO
Coppia di grandi vasi decorativi, 1927
Bronzo, altezza cm 100
Uno dei due datato "J927" sulla base; l'altro reca sotto il bordo la scritta: "PREMIATA FONDERIA F. DE POLI IN VITTORIO VENETO"
Fondata nel lontano 1453 è tra le più antiche fonderie italiane ancora operanti. Nella sua storia ha avuto varie ramificazioni tra le varie Venezia e Udine. La Fonderia De Poli, nel suo laboratorio “al ponte dei Dai, all'insegna della Madonna” (Calle dei Fabbri) oltre alle campane fondevano anche mortai pestelli e bocche da fuoco. Nel 1481, i De Poli fusero una campana per il Duomo di Ceneda (ora Vittorio Veneto) e nel 1606 una campana per la Chiesa di San Giusto di Trieste. Questo laboratorio artigiano continua ad essere documentato a Venezia per tutto il Settecento. Nella chiesa di San Giorgio a Basalghelle il campanile alto 28 metri, costruito per opera e direzione di un capomastro nel 1869, custodisce le tre campane di 16,100 quintali della fonderia De Poli. La prima è una delle tre campane premiate all’Esposizione di Roma del 1869; è per questo che potè essere salvata dalla requisizione che i tedeschi fecero delle campane nel 1918.
Tipico di quel periodo è l'utilizzo della "J" al posto del numero "1".
La coppia di vasi è caratterizzata da una raffinitissima opera di cesello, che si differenzia in alcuni particolari da un vaso all'altro.
Il gusto neo-rinascimentale, fuso con l'allora corrente decò internazionale, lascia pensare ad un importante committenza straniera presente in Italia negli anni Venti.