GASPARE DIZIANI
(Belluno, 1689 - Venezia, 1767)
Il ratto di Dejanira
Olio su tela, cm.55,5 x 67,5
Bibliografia: Il fiore di Venezia. Dipinti dal Seicento all'Ottocento in collezioni private, a cura di D.Succi, A.Delneri, LEG edizioni Gorizia, 2014, p.136, 137
La tela é connotata da una freschezza e rapidità di tocco, dalla pennellata materica, da un’estrema facilità nella stesura del colore corposo: é fuor di dubbio che si tratti di un modelletto per una composizione di più ampio respiro; un dettaglio estremamente interessante é costituito dal cielo, ove affiora, in corrispondenza delle nubi, il colore steso come preparazione: un intenso rialzo cromatico caldo spezza l’azzurro del cielo.
Per quanto concerne l’iconografia, l’opera é caratterizzata, oltreché dalle figure del Centauro Nesso, di Deianira e di Ercole, da un Amorino volteggiante, a sottolineare il carattere erotico della scena, e dalla divinità fluviale posta in primo piano, di evidente ascendenza tiepolesca; la composizione é affatto simile al Ratto di Deianira, autografo di Gaspare Diziani conservato presso il Musée d’Art et d’Histoire di Ginevra: il nostro bozzetto però, dà maggior risalto alla figura di Ercole e la tela ginevrina, per l’estrema finitezza degli incarnati e del paesaggio, non rappresenta un modelletto ma un’opera definitiva.
La maturità espressiva che connota la tela fa supporre una datazione intorno al 1750.
Gaspare Diziani