GIOVANNI BATTISTA RECCO
(Napoli, attivo intorno alla metà del XVII secolo)
Natura morta con pesci, frutta e pane
Olio su tela, cm.74x100
Il dipinto, connotato dall’ampio respiro spaziale, che prevede l’armoniosa disposizione su due piani di profondità di un numero relativamente ridotto di variegati elementi “in posa”, è collocabile nell’ambito dell’attività giovanile del maestro napoletano Giovan Battista Recco; risulta infatti ancora piuttosto marcata l’influenza ispanica e caravaggesca, evidente soprattutto nella composizione sottilmente arcaizzante, nei valori luministici, nel timbro cromatico. La fonte di luce primaria è frontale e sottolinea, innanzitutto, il piatto sulla destra, caratterizzato dai limpidi volumi, di schietta matrice caravaggesca, delle pagnotte e delle pesche, virtuosisticamente modellate anche nei valori tattili di superficie; la curata ricerca della minuzia nel dettaglio è invece riscontrabile soprattutto nella definizione dei pesci sulla sinistra.
Un riferimento chiaro al Merisi è rappresentato dallo sfondato spaziale del manico del coltello posto sulla sinistra, che, emergendo dal piano d’appoggio, sembra addirittura fuoriuscire dalla superficie dipinta, nonchè dal ramoscello di finocchio selvatico definito in primo piano sulla destra, che proietta l’occhio dello spettatore sul piatto; nel secondo piano si rileva invece, nella modulazione più adombrata delle superfici dei meloni, il curioso divertissement realistico rappresentato dal tassello “d’assaggio”, già tagliato e appoggiato sul tavolo.
Giovan Battista Recco