THAYAHT (Ernesto Michahelles)
(Firenze, 1893 – Marina di Pietrasanta, 1959)
Il corpo ritorna alla terra, 1932 circa
Alluminio, altezza cm 30, ingombro cm 47x42
Provenienza: Eredi Michahelles
Esposizioni: THAYAHT Il futuro presente. A cura di S.Foschini e G.Cribiori, IV^ Biennale del disegno di Rimini, Biblioteca Gambalunga, Galleria dell’immagine, Rimini, 4 maggio al 28 luglio 2024
Bibliografia: Thayaht - The eye of the future. Works 1917/1958, a cura di G.Cribiori, 9cento Milano Edizioni, 2024, tav. 95, pp.232/235
Opera registrata presso l’Associazione Thayaht-Ram.
Concepita presumibilmente verso il 1932, come dimostrano altre sculture di quel momento, come la Liberazione dalla terra o il Progetto di volo, quest'opera rappresenta il punto più estremo raggiunto dell'evoluzione sintetica della scultura d'di Thayaht il quale, con la consueta raffinatezza intellettuale, utilizza un linguaggio astratto per affrontare una tematica intrisa di sacralità e misticismo. Così l'artista tenta di scrivere delle sensazioni attraverso le forme e l'interazione alle stesse. L'opera presenta per certi versi affinità con il progetto del Carrovela iniziato intorno al 1930.
È interessante annotare come il lavoro di Thayaht si contrapponga a quello di Regina Cassolo con il quale condivide l'uso delle lamelle di alluminio; i due ebbero modo di conoscersi grazie all'esperienza espositiva al padiglione futurista allestito alla Biennale di Venezia del 1930. Regina, moglie del pittore Luigi Bracchi, proponeva una scultura bidimensionale, con opere realizzate dopo infiniti di studi, disegni e prove.
Il volume Thayaht - The eye of the future. Works 1917/1958 è disponibile su richiesta