ANGELO MARIA ROSSI
(PITTORE DI CARLO TORRE)
(Milano, notizie dal 1662 al 1675)
Natura morta in un paesaggio
Olio su tela, cm 57x72
L’opera è verosimilmente da inserire nel corpus di nature morte di Angelo Maria Rossi già identificato come “Pittore di Carlo Torre” o “Pseudo Fardella”,
Risulta alquanto originale la composizione, definita su un fondale paesaggistico giocato su tinte scure e brunastre; di fronte allo spettatore è individuata la proiezione prospettica di un piano, sullo sfondo del quale troneggia il secondo brano di natura morta, disposto su un vassoio argenteo.
La fonte di luce evidenzia quasi esclusivamente i frutti; in primo piano un mucchietto di pere variamente disposte si alterna armoniosamente alle singole mele, caratterizzate dalla sapiente resa volumetrica e dalla bilanciata fantasia coloristica; in alto, susine di varia foggia creano un precario equilibrio, esaltato dallo sfumare della cromia e dai tocchi improvvisi di luce.
La calma, delicata eleganza compompositiva, sottilmente arcaizzante, sembra essere il tratto distintivo della maniera del maestro, riscontrabile anche in numerose altre opere ascrivibili allo stesso: non si trascuri peraltro la peculiare definizione di rametti e foglie, per le quali risulta ancora imprescindibile il modello caravaggesco.
Angelo Maria Rossi, Pittore di Carlo Torre, "Pseudo Fardella"