Allievo di Francesco Ghittoni all'Istituto Gazzola di Piacenza, conseguita la maturità classica si trasferì a Milano, dove ebbe come maestro Aldo Carpi, a Brera.
Amico in particolare di Uberto Rognoni, di Osvaldo Bot e di Vittore Callegari, partecipò attivamente alla vita artistica
piacentina, sempre attento, però, a quanto si faceva nel campo dell'arte anche fuori d'Italia. Nel 1931 tiene la sua prima mostra a Piacenza presentato da Esodo Pratelli, con trenta opere di carattere novecentista accanto a quelle
futuriste di Bot. Nel 1934 è presente alla Quadriennale di Roma. Partecipa allo spirito di rinnovamento del gruppo di Corrente pur non facendone parte. Attraverso i suoi quadri intende trasmettere un messaggio morale e di verità. Nei suoi dipinti a sfondo sociale (ad esempio in Le donne di Trieste manifestano per la pace) il suo modello ispiratore è il Picasso di Guernica. Nel 1948 con il gruppo 15 Borgonuovo prese parte al Movimento realista milanese. Tra le maggiori partecipazioni: Quadriennale di Torino, 1947; Premio Abano, 1947; nel 1948 espone alla Galleria Bergamini di Milano, nella mostra figurano Borra, Brizzi, Carrà, Campigli, De Chirico, De Pisis, Marussig, Meloni, Motti, Radice, Ramponi, Tettamanti e Tosi.
Nel 1949 partecipa alla Mostra del Bianco e nero a Londra dove il 17 ottobre il Daily Worker pubblica Young Painters of Milan, articolo di Barbara Niven dedicato a Brizzi e Motti con l’immagine del Dead partisan di Brizzi; 1951, 16 giugno Miscellany - Articolo su Art News “[...] At the Royal Hotel in Wourn Place thete is an International Exhibition of ARTISTS OR PIECE. [...] Il migliore outstanding era un dipinto su cartoncino estremamente potente dell’artista italiano Brizzi. Questi esprimeva un tipo di arte dell’intensità di una sorgente che lo rendeva molto più efficace degli esercizi di laboriosa plasticità assai spesso spacciati per arte
“democratica”[...].”
Nel 1950 partecipò al Premio Suzzarra. Nel 1952 tenne una personale alla Bergamini di Milano.
Al IV Premio Suzzara (1951) con l’opera Le mondine vinse una ghiacciaia. Alla VIII edizione del Premio Suzzara (1955) con L'azienda elettrica vinse una macchina da scrivere.
Morì all'improvviso colto da malore mentre stava lavorando al completamento delle vetrate commessegli per il coro della chiesa della Madonna del SS. Cuore a Lorenteggio.
La Permanente di Milano gli dedicò una Mostra Commemorativa nel 1960. Nel 1981 la Galleria Ricci-Oddi allestì una Mostra ricordo sull’opera di Aldo Brizzi.
Alla fine del 2007, nuovamente alla Galleria Ricci Oddi, viene allestita la mostra Aldo Brizzi - Il neorealismo e oltre, a cura di S.Fugazza.
Bibliografia:
Mostra Commemorativa di Pittori Soci, cat della mostra a cura di R.Taccani, Palazzo ella Permanente, Milano, 1960
Aldo Brizzi - Il neorealismo e oltre, I Quaderni della Ricci Oddi vol XV, 2007, a cura di S.Fugazza