MASSARO FILIPPO
Nato a Palermo il 29 gennaio 1900.
Discepolo di Cesare Tallone e di Giuseppe Mentessi all'Accademia di Brera, che frequentò dal 1913 al 1919. Imparò dai maestri, oltre che a dipingere, a formarsi una coscienza severa ed austera. La sua tecnica è tenue e delicata, la sua pennellata, invece, è larga e penetrante e conferisce agli impasti del colore una fusione di toni ricca di risorse. Si dedicò al paesaggio e al ritratto, che trattò solo ad olio.
Suoi quadri: Lago di Varese; Vecchia Milano; Alpestre; Ca-valli; Autunno; Ritratto del cav. dott. Ambro Devoto, presso lo stesso; e del cav. uff. dott. Massa di Genova; Autori-tratto. Dal 1946 al 1949 allestì nel ridotto del Teatro alla Scala una mostra dei pittori contemporanei più validi, a beneficio dei deportati politici. Purtroppo in seguito a un graduale indebolimento della vista, nel 1950 fu costretto ad abbandonare l'attività pittorica, dedicandosi alla scutlura.
Nel 1964 presentò la sua prima opera di scultura: Ritratto di Aldo Matteotti, ed è in quest'arte che, col tatto, si è andato sempre più perfezionando.
Comanducci, I, II, III ediz.