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NAPOLEONE GIOVANNI FIUMI

Napoleone Giovanni Fiumi

Napoleone Giovanni Fiumi appartenente ad una famiglia della borghesia genovese, affronta la formazione artistica in modo autodidatta, pur frequentando per qualche tempo a Londra lo studio di Gwelo Goodman e successivamente, in Italia, quello di Vanni Rossi.
Prevalentemente dedito alla pittura di paesaggio, ma attivo anche come ritrattista, incisore e illustratore, si propone sino agli anni Venti con uno stile legato ai canoni della tradizione tardo-ottocentesca, in seguito parzialmente influenzato dalla ricerca plastica novecentista.
Le sue opere figurano con regolarità alle esposizioni della Permanente milanese, alle Biennali di Brera (1922-1927) e di Venezia (1928 -1948), e trovano posto al Salon parigino del 1929, nonché all’Esposizione Universale tenutasi nella capitale francese nel 1937.
Napoleone Giovanni Fiumi a Milano frequenta il gruppo di pittori di Bagutta (Aloi, Dudreville, Monti, Novello, Vellani Marchi) e allestisce due importanti personali nelle sale della Galleria Pesaro (1934, 1936).
Fu critico e corrispondente per l’Italia della rivista inglese “The Studio”.