PIERO MARUSSIG
(Trieste,1879 - Pavia, 1937)
Cresce in una famiglia agiata e benestante a contatto con l’arte, dato che il padre era appassionato collezionista. Compiuti i primi studi e stimolato dal clima mitteleuropeo di Trieste, nel 1899 si reca a Vienna dove frequenta l'ambiente della Secessione e tramite l'amicizia con Fritz von Uhde, uno dei fondatori della prima Secessione con von Stuck e Triibner nel 1892, Marussig aderisce al movimento secessionista; in seguito si sposta a Monaco di Baviera dove rimane fino al 1901. Dopo un breve soggiorno a Roma e una sosta a Parigi di circa un anno, durante il quale conosce l'arte di Van Gogh, Gauguin e Matisse; l'incontro con i Fauves influenza la sua attività artistica e va a sommarsi alla precedente esperienza secessionista mitteleuropea, conferendoal suo stile un’espressività più viva, ampia e variegata.
Ritorna a Trieste dal 1906 e con la moglie Rina si stabilisce nella villa di Chiadino e iniziando l'attività espositiva. Durante il periodo triestino i temi delle sue opere sono quelli della quotidianità più prossima: la vita familiare, il paesaggio. Alla fine della guerra nel novembre del 1919 tiene una personale alla Galleria Vinciana di Milano e inizia a frequentare i futuri membri di Novecento di cui diviene uno dei fondatori. Stabilitosi definitivamente nella città lombarda dal 1920, la sua pittura si modifica e abbandona i linearismi di stile Secessione giungendo a soluzioni plasticamente compatte e volumetriche.